Il primo insediamento in questo territorio è di origine etrusca, come testimoniato dai molteplici ritrovamenti archeologici.Oggi il territorio comunale di Signa è situato nel Valdarno Inferiore, tra pianura e collina.
Il borgo è di origine medievale, il primo documento in cui viene citato il castello, risale alla fine del X secolo.
Più tardi la sua denominazione da centro primitivo abitato, passò a mercatale, lasciandoci pochi dubbi su quali fossero le sue funzioni.
Grazie alla sua posizione geografica, alla confluenza tra il Bisenzio e l'Arno, fu un punto nevralgico di grande importanza economico, commerciale e politico, inoltre dove era situato il mercatale passava la strada per Pisa.
Questo fattore creò delle situazioni di favore, ma anche di sfavore, difatti per l'importanza a cui abbiamo accennato si trovò protagonista di molti conflitti tra potenze vicine.
Le risorse di Signa e del suo territorio hanno nel passato tratto origine dai prodotti della terra: vite e ulivo sui colli circostanti Signa, cereali, mais, legumi e in special modo foraggio per l'allevamento del bestiame (bovino) in pianura.
Cardine dell'economia signese, oltre all'artigianato della terracotta, già dalla metà del Settecento era la lavorazione della paglia: attività che, in particolare con i cappelli, conquistò anche i mercati esteri, grazie al duro lavoro di una mano d'opera in gran parte femminile.
Oggi l'industria dell'abbigliamento, cappelli, maglie, unita a quelle chimica e meccanica e alla lavorazione della paglia, del legno e della pelle e del cuoio, guanti, calzature, restano le attività principali del luogo, con spazi occupati dall'artigianato della ceramica.
Nella parte meridionale del territorio viene praticata la viticoltura.0